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Work-life balance: com’è cambiato l’equilibrio tra lavoro e vita privata

Termine caldo dell’ultimo periodo, il “Work-life balance” altro non è che l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Nell’epoca della pandemia e con la diffusione dello smartworking, se ne è parlato sempre di più per via della distinzione tra vita professionale e vita privata che si è fatta sempre meno netta, con conseguenze sulla felicità e soddisfazione dei lavoratori.

In Italia, facendo riferimento alle cifre registrate dal ministero del Lavoro riguardanti il secondo trimestre del 2021, si è notata una notevole crescita nel numero di dimissioni dei dipendenti (quasi 500 mila), con un aumento del 37% rispetto ai primi mesi dell’anno.
Ciò sembra essere una conseguenza della pandemia che ha stravolto completamente le abitudini di tutti, in particolar modo quelle lavorative, con un aumento esponenziale dell’uso della modalità Smartworking .

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Il secondo e il terzo settore risultano essere quelli maggiormente colpiti dal fenomeno delle dimissioni di massa, con dei dati pari a:

  • Impiegato: 11,85%;
  • Commesso/Addetto alle vendite: 9,29%;
  • Operaio specializzato: 6,24%;
  • Operaio generico: 4,18%.

Prima dell’avvento della tecnologia, l’ambiente lavorativo e quello privato erano quasi sempre ben distinti e separati, il che permetteva alle persone di prendersi delle pause durante le quali ci si staccava completamente dal lavoro.
Ormai, l’uso degli smartphone e dei computer ha reso molto più complicato prendersi del tempo per sé stessi senza cedere alla tentazione di tornare online per controllare se sono arrivate nuove e-mail o per rispondere a una chiamata di lavoro.

Questa tendenza a unire sempre di più vita privata e lavorativa è un meccanismo che si è creato grazie alla società odierna, la quale richiede sempre più impegno da parte dei lavoratori e che può creare stati di stress e ansia.

Ogni individuo è diverso, ciò comporta diverse esigenze per ognuno, ma quello che è veramente importante è che ci sia soddisfazione in entrambe le sfere della vita di un individuo, le quali si influenzano a vicenda.

Spesso, infatti, non è la quantità di tempo libero il vero problema: diventa perciò di fondamentale importanza trovare una professione che ci appaghi e ci piaccia, per evitare di vivere con ansia e stress continui.

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In relazione a ciò, già molte nazioni come la Scozia, Spagna, Giappone e Belgio hanno deciso di abbassare i giorni lavorativi settimanali da cinque a quattro. Questo permetterebbe ai dipendenti di passare più tempo con la propria famiglia e di dedicarsi ai propri hobby.

Un ruolo importante lo ha sicuramente anche l’azienda, la quale deve impegnarsi a non sovraccaricare i dipendenti di lavoro, ma, al contrario, creare un ambiente sereno in cui si possa lavorare senza sentirsi perennemente sotto pressione. Questo gioverà anche all’azienda stessa, sia dal punto di vista dell’ambiente interno che di quello esterno.

Un dipendente più motivato e sereno è anche un dipendente più efficiente, e se il dipendente appare sereno e felice del proprio lavoro, ciò creerà un’immagine positiva dell’azienda anche dal punto di vista dell’ambiente esterno.

Ma è veramente possibile trovare un equilibrio perfetto tra lavoro e vita privata?

Ovviamente la perfezione non si può raggiungere, ma ci sono comunque tecniche e consigli per trovare il Work-life balance che tutti desiderano.

  1. Definire delle priorità

Non si dovrebbe sottovalutare l’importanza del ritagliarsi del tempo per fare ciò che ci fa stare bene, indifferentemente che si tratti di qualche ora passata in palestra o a leggere un buon libro, prendersi del tempo per noi stessi rende più produttivi sia nella sfera privata che professionale.

  • Avere una buona organizzazione

Sembra banale, ma se si organizzano in anticipo le proprie giornate si può rimanere stupiti da quanto si possano ottimizzare i tempi rendendoci più produttivi. Ottimizzare i tempi vuol dire fare il maggior numero di cose nel minor tempo possibile, e ciò ci permette di avere più tempo per dedicarsi ai propri svaghi.

  • Saper dire “no”

Non sempre è facile, ma nel momento in cui ci si accorge che il carico di lavoro diventa troppo e insostenibile, bisognerebbe semplicemente dare dei limiti.

  • Disconnettersi

Ormai è quasi impossibile pensare di disconnettersi da internet anche solo per qualche ora, ma passare del tempo offline potrebbe sicuramente aiutare a staccare la mente dal lavoro, in modo tale da godersi appieno i momenti liberi.

In conclusione, il ritorno al regime ordinario dopo la pandemia ha portato a un cambio radicale delle esigenze delle persone, le quali sarebbero disposte a lasciare il proprio lavoro attuale per ricercare il work-life balance che tutti desiderano.

Come agenzia di selezione del personale in ambito informatico, vediamo che il trend di richiesta/offerta di smartworking è sempre in aumento, e sta diventando un vero e proprio asset su cui giocare la proposta lavorativa.

Sulla nostra pagina delle opportunità, potrai trovare tutte le ricerche attualmente aperte, che offrono full remote o parziale smartworking!